Con i primi caldi primaverili il problema delle zanzare si fa risentire a tutta forza. Sono circa 70 le specie di zanzare presenti in Italia, ma tra queste solo una decina punge l'uomo.
Ci sono due tipologie di disinfestazione per quello che riguarda le zanzare che si differenziano per lo stadio di sviluppo delle zanzare che vanno a colpire.
La prima procedura considera il fatto che questi insetti hanno bisogno di acqua per svilupparsi all’inizio del loro ciclo vitale, specialmente nella fase di larva. Infatti trovano l’habitat naturale per il loro sviluppo proprio nei luoghi in cui l’acqua è stagnante (in particolare pozzetti, tombini e caditoie stradali), ed è proprio lì che è necessario agire.
La procedura di disinfestazione “larvicida” viene fatta quindi in fase preventiva e utilizza degli insetticidi specifici che vanno ad agire sulla larva della zanzara, bloccandone lo sviluppo e facendola rimanere in quello stadio fino alla morte. Il prodotto insetticida viene inserito nei tombini e/o pozzetti per agire direttamente sulle larve dell’insetto.
Tale procedura ha una durata di efficacia di circa 21 giorni, il periodo medio di vita di una zanzara; bisogna tuttavia tenere in considerazione che lo sviluppo della zanzara è fortemente influenzato da fattori ambientali, quali temperatura e umidità e può essere di conseguenza molto più veloce.
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Per una copertura più estesa, a tale procedura dovrebbe essere abbinata la disinfestazione “adulticida”, che va a colpire appunto gli esemplari adulti, riducendone drasticamente la popolazione.
Viene effettuata tramite l’atomizzazione di aria e prodotto insetticida, indirizzando il flusso verso le zone specifiche dove le zanzare si annidano, cespugli, siepi, sottochioma degli alberi, ecc… Le zanzare, infatti, prediligono i punti freschi e le zone d’ombra.
Tra le zanzare che incontriamo quotidianamente, va tenuto presente che la zanzara comune, Culex pipiens, vola in genere fino ai 3 o 4 metri di altezza dal suolo mentre la zanzara tigre, Aedes albopictus, non supera il metro e cinquanta da terra. Queste informazioni sono importanti perché consentono di rendere più efficace l’azione disinfestante indirizzando i nostri flussi di insetticida ad altezze diverse in base alla tipologia di insetto che andremo a combattere.
È evidente come, per una buona gestione del problema della zanzare, insieme alla prevenzione che può essere effettuata eliminando, ove possibile, l’accumulo di acqua stagnante, sia importante effettuare in maniera pianificata un’azione programmata di disinfestazione attraverso i due sistemi a nostra disposizione, che si rivelano tanto più efficaci quando effettuati in maniera complementare.